L’ateismo Cristiano di Slavoj Žižek
Abstract
Questo saggio esamina il pensiero del filosofo sloveno Slavoj Žižek sul cristianesimo, con particolare atten-zione alla sua interpretazione della morte di Dio sulla croce e della nascita dello Spirito Santo come “comunità egalitaria”. Attraverso un’analisi comparativa con il carisma dell’unità di Chiara Lubich, l’articolo evidenzia sorprendenti convergenze tra il “cristianesimo ateo” di Žižek e la spiritualità focolarina. Entrambi i pensatori vedono in Gesù Abbandonato il momento cruciale di identificazione tra Dio e umanità, e riconoscono nella presenza di Gesù in mezzo alla comunità (lo “Spirito Santo” per Žižek, “Gesù in mezzo” per Lubich) la mo-dalità privilegiata di rapporto con il divino. L’analisi mostra come Žižek, pur dichiarandosi ateo, arrivi a una comprensione profonda del nucleo sovversivo del cristianesimo attraverso una lettura hegeliana della kenosis di-vina, proponendo un Dio non trascendente ma immanente nella storia umana, che affida all’umanità stessa il proprio destino.
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